223/1C RECUPERO DELL’AREA COMUNALE DI VIA ISIDORO MEL E VIA DEGLI ALPINI SAN FIOR (TV) – 2023 – 2° premio

Capogruppo mandatario:
arch. Elisabetta Lot
Mandanti:
arch. Vittorio Pierini, arch. Ivo Boscariol, arch. Andrea Catto, arch. Alessio Grava
Collaboratrice:
arch. Giulia Manfrin

Il bando prevede la riconfigurazione di un’area periurbana del comune di San Fior (TV), su cui insistono molteplici funzioni. L’area, di circa 2 ettari, vede sul versante nord la presenza di un parco giochi per bambini, a ridosso di una strada ed in prossimità di un parcheggio a servizio della limitrofa scuola. Qui è collocato anche l’accesso al parco degli Alpini, che conduce, percorrendolo verso sud, al retro dell’edificio adibito a “centro sociale”, dotato di campo da gioco in cemento, area pic-nic e parcheggio fronte strada. Il versante est è lasciato a prato, racchiuso da alte alberature in corrispondenza del torrente Codolo e del rio Pusolin.

Il progetto intende valorizzare le preesistenze, ricucendo e aggiornando gli elementi attuali. Si interverrà al rinnovo ed ampliamento del centro sociale, nell’ottica di creare un presidio contro il degrado urbano. L’edificio attuale diventerà ad esclusivo uso bar/ricreativo, operativo in maniera continuativa, eventualmente attraverso una gestione esterna in concessione. Per renderlo maggiormente funzionale si prevede di includere il vano cucina esistente e aumentare gli spazi interni, per ospitare un maggior numero di coperti, rendendo commercialmente sostenibile l’operazione. Una pensilina (in continuità con la preesistenza) collegherà l’accesso del fronte ovest al futuro ampliamento, un volume caratterizzato da ampie vetrate sui lati lunghi ad est e ad ovest. Quest’ultima sarà dotata di serramenti completamente apribili, in funzione di attività all’aperto, per una loro estensione al giardino e all’area pavimentata antistante, che corrisponde ad una porzione di quella esistente. Lo spazio interno di forma rettangolare, destinato ad incontri e presentazioni, è concepito per un’ampia flessibilità di uso, con una parete cieca accessoriata per proiezioni sul lato nord e, sul lato opposto, a sud-est, dotato di una cucina autonoma con entrata dedicata e, a sud ovest, di una zona servizi.

Sul retro si prevede un piccolo ed autonomo edificio per gli incontri del gruppo Alpini San Fior, dotato di servizi igienici e parete cucina/attrezzata, posizionato in prossimità del monumento commemorativo di ingresso al Parco a fungere anche da presidio dell’area, poiché dotato di ampie vetrate verso l’ingresso, che di sera andranno a definire una sorta di lanterna luminosa verso il parco. Formalmente ognuno dei 3 edifici del complesso sarà caratterizzato all’esterno dalla presenza di pannelli opalescenti a sottolineare gli elementi di maggiore altezza.

Il percorso ciclabile e pedonale completa il collegamento tra via Isidoro Mel e via degli Alpini e gli edifici scolastici, e definisce al contempo un nuovo fronte urbano del sistema parco, con sedute, alberature e movimenti terra, ottenuto spostando le attrezzature ludiche per bambini in una posizione interna più sicura, contemporaneamente vicina alle postazioni pic-nic preesistenti, al bar e collegate all’area scolastica e al parco naturale.

223/2C CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO E DEL COMPLESSO EX CASERMA RIVA DI ASIAGO – 2023 – 3° premio

Capogruppo mandatario:
arch. Elisabetta Lot
Mandanti:
arch. Vittorio Pierini, arch. Ivo Boscariol, arch. Alessio Grava
Collaboratrice:
arch. Giulia Manfrin

Oggetto del concorso è la riorganizzazione degli spazi esterni ed interni degli edifici che insistono sull’area della ex caserma Riva, caratterizzata attualmente dalla piazza d’armi adibita a parcheggio e dalla presenza di una Casa di Riposo con annesso spazio poliambulatoriale. L’idea fondativa del progetto dell’area esterna è dotare i cittadini e gli ospiti della casa di riposo di uno spazio esterno fruibile. I nuovi ambiti a verde avranno percorsi caratterizzati da forme sinuose sviluppate all’interno di aree dotate dalle geometrie irregolari, capaci di stabilire rapporti spazio sensoriali dinamici e stimolanti per gli utilizzatori.

I principi a cui ci si è attenuti sono quelli dell’universal design che, declinati agli utenti anziani, prevedono una serie di accorgimenti volti ad aumentare l’autonomia (attraverso percorsi circolari con strumenti di assistenza alla camminata, orti da accudire rialzati, aiuole), la stimolazione della memoria (per mezzo di soluzioni volte a sollecitare i sensi visivi, olfattivi e tattili grazie ad una vegetazione arborea e floreale selezionata), allo scambio intergenerazionale (attraverso la fruizione completa delle molteplici funzioni che insistono nell’area) e alla possibilità di avere degli spazi di aggregazione (sedute all’ombra o al riparo dalle intemperie, luoghi esterni di ritrovo).

Il progetto dei bordi del giardino rispetta la necessità del controllo degli anziani senza però creare delle recinzioni fisiche che impatterebbero sulla percezione generale dello spazio (eliminare il senso del recinto, della chiusura).

Il parcheggio verrà rimodulato e disciplinato, privilegiando la sosta veicolare sul versante sud del lotto, mantenendo al contempo la pavimentazione precedente e il recupero delle acque piovane, definendo percorsi pedonali dedicati per poter accedere in sicurezza alle varie strutture presenti nel complesso.

Per quanto concerne le architetture, nelle ex scuderie, sul versante sud, in prossimità dell’ingresso al lotto, la nuova sala riunioni polifunzionale dimensionata per 50 persone interrompe l’allineamento dei fronti in corrispondenza dell’unico muro non originale (in cemento), per creare un volume formalmente riconoscibile; un serramento vetrato ne enfatizza l’importanza rendendola visibile dall’esterno, affacciandosi sull’ex piazza d’armi che può essere all’occorrenza utilizzata come spazio pubblico. Sul versante est è stato posizionato il magazzino; sul lato opposto la sala polivalente, i servizi igienici, gli spazi espositivi e infine ulteriori magazzini.

Dove le funzioni sono pubbliche l’area pedonale si ingrandisce creando un ambito per attività culturali e sociali dedicate alla comunità. Coerente anche l’espansione dell’ingresso alla casa di risposo che viene ripensato con gli stessi materiali. Il volume che amplia il secondo e terzo livello riprende il tetto a falde degli edifici adiacenti; in facciata la porzione vetrata collega visivamente la piazza con il retro, mentre la porzione quasi completamente cieca ospiterà funzioni più “private”, come ad esempio la palestra per la riabilitazione.

192 PROSCIUTTERIA F.LLI MARTIN

luogo: Pordenone
cliente: Privato
incarico: diretto
progettisti: arch. Vittorio Pierini, arch. Elisabetta Lot, arch. Ivo Boscariol
prestazioni svolte: progetto, direzione lavori, arredo d’interni
data del progetto: 2016
realizzazione: 2016
fotografie: pordenoneturismo / plbstudio

L’intervento ha previsto il rifacimento completo degli interni di un ristorante, situato al piano terra di un edificio storico in centro a Pordenone.


Cardine dell’operazione è stata la collocazione all’interno dell’ambiente centrale di una struttura metallica a fungere da soppalco, sfruttando tutta l’altezza dell’immobile, in modo da creare una ulteriore sala ristorante e liberando lo spazio sottostante dove posizionare il bancone e l’area vendita, assieme a tavoli e sedute.


Le altre scelte progettuali si sono concentrate sul rendere maggiormente accogliente e funzionale, senza snaturarlo, il locale, caratterizzando le diverse sale con diversi corpi illuminanti.

Si è anche provveduto alla sostituzione dell’impianto di condizionamento, elettrico e idraulico.

239 CAFE ARBAT

luogo: Pordenone
cliente: Privato
incarico: diretto
progettisti: arch. Vittorio Pierini, arch. Elisabetta Lot, arch. Ivo Boscariol
prestazioni svolte: progetto, direzione lavori, arredo d’interni
data del progetto: 2019
realizzazione: 2020
note: mq 100
fotografie: Valentina Iaccarino

L’intervento ha previsto il rifacimento completo di un bar, situato al piano terra di un complesso immobiliare degli anni 70, collocato in prossimità della stazione ferroviaria di Pordenone.
La progettazione si è concentrata su 2 temi: l’esterno, dove migliorare la visibilità e riconoscibilità del locale; l’interno, dove riconfigurare gli spazi con l’obiettivo di ottimizzare l’attività commerciale.

Per quanto concerne il primo punto si è provveduto a sostituire i vetusti serramenti con altri di nuova fattura e maggiore altezza (3,6m), consentita dalla demolizione del controsoffitto preesistente. All’interno, grazie alle nuove vetrate, si è provveduto a modificare la partizione interna, la disposizione degli arredi e rinnovare completamente la cucina e le finiture, eccetto per il pavimento, mantenuto in marmo chiampo rosato. Il bancone è stato ricollocato e rivestito in porfido, con diversa finitura in base alla funzione, bucciardata per i tamponamenti e levigata per i piani di lavoro. L’elemento si proietta all’esterno di uno dei 2 lati del locale andando a creare un elemento di tamponamento con funzione di piano di appoggio per i clienti e dipendenti.

Una struttura metallica bianca si snoda nello spazio reso maggiore dalla mancanza di controsoffitto, diventando elemento portante degli elementi illuminanti, sia che essi siano lineari, con sottili barre led, che sferici, con coppie di sfere opaline. Inoltre la stessa struttura si declina in svariati altri elementi: tavolo alto all’incrocio dei lati esterni, supporti retroilluminati per le mensole nel retrobanco, strutture espositive e di partizione, il tutto intervallato da piani in legno multistrato.

Il nuovo soffitto è stato completamente rivestito con elementi fonoassorbenti antracite, che contrastano con i colori caldi e chiari dati alle pareti.

194 AVALA DENTAL – STUDIO DENTISTICO

luogo: Pordenone
cliente: Privato
incarico: diretto
progettisti: arch. Vittorio Pierini, arch. Elisabetta Lot, arch. Ivo Boscariol
prestazioni svolte: progetto, direzione lavori, arredo d’interni
data del progetto: 20
18
realizzazione: 2019
note: mq 240
fotografie: M
assimo Poldelmengo

Il progetto prevede l’ampliamento di uno studio dentistico, realizzato accorpando 3 immobili limitrofi. Una grande superficie rivestita in laminato metallico che accompagna il visitatore durante la permanenza presso la clinica caratterizza l’ambiente: essa è presente all’ingresso, nella sala d’attesa, nel corridoio distributivo diretto alle sale dentistiche. E’ un elemento che espleta diverse funzioni, accorpando la porta d’ingresso, celando un deposito e un servizio per i dipendenti, includendo armadiature ad ante a tutta altezza. Altro elemento caratterizzante è il grande box vetrato con funzione di ufficio, con serigrafie dalle cromie tono su tono abbinate al resto dei locali, che si contrappone alle mute pareti con porte rasomuro che celano ulteriori stanze di servizio per i dipendenti.

036 TOMBA DONADONIBUS

luogo: Maron di Brugnera (Pn)
cliente: Privato
incarico: diretto
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini
collaboratori: arch. Christian De Col
prestazioni svolte: progetto, direzione lavori
data del progetto: 2001
realizzazione: 2002/2003
note: mq 7
fotografie: Massimo Poldelmengo

Vita e morte, luce e oscurità, sono i temi affrontati per realizzare un luogo di riflessione, preghiera e meditazione ad alto valore simbolico. Le pareti interne della tomba sono rivestite con lastre di pietra Orsera posate a correre di dimensioni diverse (5-10- 15 cm) con finitura rullata e distanziate da un bassofondo di un centimetro. All’ingresso le fughe si trasformano nella struttura di un cancello di ottone brunito (limite fisico tra il mondo dei vivi e quello dei morti) che taglia la luce in raggi che si intersecano con il disegno della pietra e creano particolari riflessi, sempre diversi, a seconda dell’inclinazione del sole, durante le ore del giorno e con il trascorrere delle stagioni. Il pavimento, staccato dalle pareti e realizzato con lastre di pietra di grande dimensione, è solcato da una lama di ottone con andamento discontinuo, metafora delle difficoltà e delle sofferenze della vita terrena. La luce riflessa da una tessera d’oro che emerge dall’ oscurità ci indica che la morte non è fine, ma inizio. Vita terrena e ultraterrena sono uniti da una croce, simbolo della fede, che “vibra”, con la luce naturale, nella parete di fondo.

157 GEA GESTIONI ECOLOGICHE E AMBIENTALI. NUOVA SEDE UFFICI E SPOGLIATOI

luogo: Pordenone (PN)
stazione appaltante: GEA s.p.a.
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini (capogruppo), arch. Ivo Boscariol, arch. Antonio Stefanuto
collaboratori: arch. Elisabetta Lot
importo lavori: €. 1.300.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, arredo interni coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2014/2015
realizzazione: 2016/2017
fotografie: Massimo Poldelmengo, Intra-lighting

Il fabbricato ospita funzioni diverse: uffici e relativi ambienti di servizio per 24 addetti amministrativi, sala conferenze per 99 persone, ambienti ad uso spogliatoio per 100 addetti operativi. L’assetto urbanistico dei luoghi ha guidato le scelte progettuali: realizzazione di un edificio ad un piano privo di aperture nei prospetti esterni con gli ambienti di lavoro che si affacciano su 3 corti interne. Dal punto di vista funzionale vi sono 3 ambiti precisi: a sud-est sono collocati gli uffici amministrativi organizzati attorno ad una corte centrale; una seconda corte interna divide gli uffici dalla sala conferenze ed una terza separa la predetta sala conferenze dagli spogliatoi, collocati a nord-ovest. Le corti provvedono a fornire luce ed aria agli ambienti finestrati che vi si affacciano, garantendo qualità ambientale, sensoriale ed emotiva ai fruitori degli ambienti, sia interni che esterni. Esternamente i prospetti del fabbricato, pensati con una finitura in cemento armato faccia a vista pitturata, sono privi di aperture finestrate e completamente ricoperti da vegetazione e piante a formare una massa verde, garantendo al contempo riconoscibilità formale, dimensione umana dell’edificio (grazie anche all’altezza limitata ad un solo piano) e migliorando le prestazioni energetiche del fabbricato. La copertura è piana, ricoperta da ghiaia e dotata di pannelli fotovoltaici per l’autosufficientamento energetico.

105 STAND OFFICINE STEFANUTO

luogo: Portogruaro (VE)
cliente: Azienda. OFFICINE STEFANUTO
incarico: diretto
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini
collaboratori: arch. Gianluca Zanette
prestazioni svolte: progetto e direzione lavori
data del progetto: 2009
realizzazione: 2009
note: stand modulare smontabile; mq 30

Il progetto prevede la realizzazione di uno stand fieristico modulare che abbia le caratteristiche di essere trasportabile e si possa montare e smontare con facilità. L’oggetto è composto da fasce modulari di alluminio naturale con finitura graffiata formare una cornice che inquadra un fondo realizzato con pannelli pieni sui quali spicca in altorilievo il logo e il nome dell’azienda. Non esistono spigoli; tutto è fluido, morbido. Gli attacchi tra elementi verticali ed orizzontali sono curvi denunciando le caratteristiche di leggerezza e malleabilità del materiale. Il pavimento si deforma trasformandosi in un tavolo e pedana porta oggetti. Una parete verticale si dilata in un armadio contenitore. Non esistono elementi estranei alla struttura principale. Tutte le parti che compongono lo stand sono modulari e possono essere assemblati in modo tale da formare configurazioni diverse.

084 RISTRUTTURAZIONE E SISTEMAZIONE ESTERNA DI CASA GASPARDO

luogo: Spilimbergo (PN)
stazione appaltante: Comune di Spilimbergo (PN)
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini (capogruppo), ing. Maurizio Casoni
collaboratori: arch. Gianluca Zanette
importo lavori: €. 340.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2007/2008
realizzazione: 2009/2010
fotografie: furlan&pierini architetti

Il progetto prevede la costruzione, sul lato nord del fabbricato esistente, di un volume che ospita un nuovo ingresso e i bagni. La scelta di alloggiare gli ambienti di servizio nel nuovo ampliamento ci consente di non modificare l’impianto interno di casa Gaspardo con ambienti che non appartengono alla tipologia originale del fabbricato. I prospetti del nuovo volume sono ciechi ad eccezione delle aperture con funzione di ingresso. L’impianto esagonale, le pareti verticali di altezza diversa, la copertura a due falde asimmetriche definiscono un edificio dinamico che offre inaspettate viste prospettiche. Le facce hanno una finitura ad intonaco graffiato, così come la copertura, a formare un volume omogeneo, una massa solida all’interno della quale trovano spazio le varie funzioni richieste.