223/2C CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO E DEL COMPLESSO EX CASERMA RIVA DI ASIAGO – 2023 – 3° premio

Capogruppo mandatario:
arch. Elisabetta Lot
Mandanti:
arch. Vittorio Pierini, arch. Ivo Boscariol, arch. Alessio Grava
Collaboratrice:
arch. Giulia Manfrin

Oggetto del concorso è la riorganizzazione degli spazi esterni ed interni degli edifici che insistono sull’area della ex caserma Riva, caratterizzata attualmente dalla piazza d’armi adibita a parcheggio e dalla presenza di una Casa di Riposo con annesso spazio poliambulatoriale. L’idea fondativa del progetto dell’area esterna è dotare i cittadini e gli ospiti della casa di riposo di uno spazio esterno fruibile. I nuovi ambiti a verde avranno percorsi caratterizzati da forme sinuose sviluppate all’interno di aree dotate dalle geometrie irregolari, capaci di stabilire rapporti spazio sensoriali dinamici e stimolanti per gli utilizzatori.

I principi a cui ci si è attenuti sono quelli dell’universal design che, declinati agli utenti anziani, prevedono una serie di accorgimenti volti ad aumentare l’autonomia (attraverso percorsi circolari con strumenti di assistenza alla camminata, orti da accudire rialzati, aiuole), la stimolazione della memoria (per mezzo di soluzioni volte a sollecitare i sensi visivi, olfattivi e tattili grazie ad una vegetazione arborea e floreale selezionata), allo scambio intergenerazionale (attraverso la fruizione completa delle molteplici funzioni che insistono nell’area) e alla possibilità di avere degli spazi di aggregazione (sedute all’ombra o al riparo dalle intemperie, luoghi esterni di ritrovo).

Il progetto dei bordi del giardino rispetta la necessità del controllo degli anziani senza però creare delle recinzioni fisiche che impatterebbero sulla percezione generale dello spazio (eliminare il senso del recinto, della chiusura).

Il parcheggio verrà rimodulato e disciplinato, privilegiando la sosta veicolare sul versante sud del lotto, mantenendo al contempo la pavimentazione precedente e il recupero delle acque piovane, definendo percorsi pedonali dedicati per poter accedere in sicurezza alle varie strutture presenti nel complesso.

Per quanto concerne le architetture, nelle ex scuderie, sul versante sud, in prossimità dell’ingresso al lotto, la nuova sala riunioni polifunzionale dimensionata per 50 persone interrompe l’allineamento dei fronti in corrispondenza dell’unico muro non originale (in cemento), per creare un volume formalmente riconoscibile; un serramento vetrato ne enfatizza l’importanza rendendola visibile dall’esterno, affacciandosi sull’ex piazza d’armi che può essere all’occorrenza utilizzata come spazio pubblico. Sul versante est è stato posizionato il magazzino; sul lato opposto la sala polivalente, i servizi igienici, gli spazi espositivi e infine ulteriori magazzini.

Dove le funzioni sono pubbliche l’area pedonale si ingrandisce creando un ambito per attività culturali e sociali dedicate alla comunità. Coerente anche l’espansione dell’ingresso alla casa di risposo che viene ripensato con gli stessi materiali. Il volume che amplia il secondo e terzo livello riprende il tetto a falde degli edifici adiacenti; in facciata la porzione vetrata collega visivamente la piazza con il retro, mentre la porzione quasi completamente cieca ospiterà funzioni più “private”, come ad esempio la palestra per la riabilitazione.