luogo: Spilimbergo (PN)
cliente: Privato
incarico: diretto
progettisti: arch. Vittorio Pierini, arch. Elisabetta Lot, arch. Ivo Boscariol
prestazioni svolte: progetto, direzione lavori, arredo d’interni
data del progetto: 2017
realizzazione: 2018-2019
note: mq 730
fotografie: Massimo Poldelmengo, plbstudio
L’immobile in oggetto è una parte del complesso del Castello di Spilimbergo, le cui prime tracce risalgono al secolo XI.
La porzione denominata Palazzo Ciriani (ora Furlan), così come la conosciamo oggi, conserva poco dell’impianto originario. Le modifiche apportate nel 1911-1912, in occasione del restauro realizzato su progetto dell’architetto Giuseppe Torres, hanno trasformato radicalmente l’edificio.
Attualmente
consta di un nucleo principale, confinante a nord-ovest con palazzo
Tadea, che comprende i saloni e le stanze principali dell’abitazione,
caratterizzate dall’ingresso principale dotato di una bussola di
legno e dalla scala lignea progettata dallo stesso Torres. Un nucleo
secondario, a confine con palazzo Troilo (già adibito a carcere e
ora sede dell’Archivio comunale) è collocato a sud-est, che, oltre
ad una ulteriore scala di accesso ai vari piani, contiene su un unico
livello gli ambienti domestici del Castello: il “fogher”, con
l’antistante servizio, un “tinello” con vista sul Tagliamento,
la cucina e una cantina (anch’essi prospicienti verso il fiume). A
queste due unità si aggiunge lo studio dello scultore Ado Furlan
costituito da un ampio stanzone adibito un tempo a ricovero delle
carrozze e collegato attraverso una porta oggi murata a una cantina
rientrante attualmente nella proprietà Querin.
Lo
schema planimetrico del piano terra corrisponde solo parzialmente a
quello del primo piano. Qui infatti il salone è ridotto in ampiezza
da un muro funzionale alla creazione di un corridoio dove sbocca la
scala lignea interna e lungo il quale si distribuiscono due ambienti:
il salone passante con l’affresco di Giovanni da Udine, confinante
a nord-ovest con la proprietà Querin e dotato un tempo di due coppie
di porte per lato, e la stanza-studio di Italo Furlan con affaccio
verso il Tagliamento. Quest’ultima è divisa mediante un tramezzo
da un secondo ambiente con pavimento alla veneziana, utilizzato un
tempo come bagno, trasformato da Italo Furlan nella propria camera da
letto.
Al
secondo piano, cui si accede esclusivamente attraverso la scala
principale in cemento con finitura in graniglia, si ripete lo schema
distributivo del livello sottostante, con corridoio centrale e tre
camere ai lati, mentre i servizi sono accessibili dal corridoio
parallelo alla facciata.
Una
scala, tra le due camere confinanti a nord-ovest con la proprietà
Querin conduce al sottotetto, utilizzato attualmente come deposito.
Gli interventi realizzati, volti all’esaltazione delle finiture adottate in precedenza e all’adeguamento funzionale dell’edificio, non hanno compromesso la forma originaria né hanno cambiato le caratteristiche costruttive. Sono riassumibili nelle seguenti lavorazioni:
- sostituzione della pavimentazione in legno a spina di pesce di alcune stanze del piano terra con una di identica fattura.
- levigatura e pulizia del pavimento in seminato alla veneziana di alcune stanze del piano terra e della scalinata di accesso alla zona notte del primo e secondo piano.
- rifacimento della pavimentazione esterna del cortile retrostante, attualmente in calcestruzzo in cattivo stato di conservazione, utilizzando lo stesso materiale ma con inserti in pietra a richiamare la piazza esterna.
- Sostituzione nel giardino del bersò attuale con uno nuovo di foggia adeguata al contesto.
- creazione al piano terra di 2 bagni (entrambi con lavabo e wc) il tutto realizzato tra 2 pareti preesistenti, attraverso la creazione di un setto divisore, senza modificare la planimetria del palazzo e la pavimentazione preesistente. La porta in ferro, ad un’anta con sopraluce, a richiamare le soluzioni adottate nelle stanze limitrofe.
- restauro di tutti gli infissi in legno e della scalinata rivestita in legno al piano terra.
- inserimento di una porta scorrevole a 2 ante in vetro all’interno della bussola di ingresso principale, senza modificare il serramento e le parti in legno.
- inserimento di una porta scorrevole a 2 ante in vetro all’interno della studio Ado Furlan, ripristinando contestualmente la forometria originale della porta, senza modificare il serramento e le parti in legno della sala principale.
- adeguamento dell’impianto idraulico, con integrazione dei vecchi termosifoni con nuovi elementi di stesso aspetto e stessa foggia di quelli presenti.
- adeguamento dell’impianto elettrico, con materiali a norma ed integrazione con nuovi corpi illuminanti volti a soddisfare eventuali esigenze espositive.