134 SCUOLA MATERNA A LESTANS

luogo: Lestans, Comune di Sequals (PN)
stazione appaltante: Comune di Sequals
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini, ing. Angelo Salomon, ing. Gianni Mirolo
collaboratori: arch. Gianluca Zanette
importo lavori: €. 1.300.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori
data del progetto: 2010/2011
realizzazione: 2012/2013
fotografie: Foto Ciol

Il toponimo Sequals deriverebbe secondo alcuni studiosi da “sub colles” cioè ai piedi dei colli, secondo altri da “septem colles”. La principale frazione, Lestans, dista dal capoluogo circa 5 km. Le colline che sorgono tra l’arco prealpino e la pianura sono assunte come riferimento progettuale: la sezione del fabbricato in direzione est-ovest è scandita da una sequenza di coperture a falda con dimensione ed inclinazione diverse (memoria e riferimento dello skyline delle vicine montagne) che variano a seconda degli ambienti, caratterizzandoli spazialmente. La costruzione dei prospetti per estrusione di porzioni di pareti e la posizione arretrata del serramento rispetto al filo del fabbricato conferiscono spessore alle aperture che si trasformano in veri e propri cannocchiali aperti verso il paesaggio circostante. La scelta di caratterizzare cromaticamente i soli pavimenti e i soffitti lascia a disposizione della didattica tutte le pareti che, come la pellicola di un film, racconteranno l’attività giornaliera dei bambini, attraverso i disegni, le parole e i lavori didattici.Il toponimo Sequals deriverebbe secondo alcuni studiosi da “sub colles” cioè ai piedi dei colli, secondo altri da “septem colles”. La principale frazione, Lestans, dista dal capoluogo circa 5 km. Le colline che sorgono tra l’arco prealpino e la pianura sono assunte come riferimento progettuale: la sezione del fabbricato in direzione est-ovest è scandita da una sequenza di coperture a falda con dimensione ed inclinazione diverse (memoria e riferimento dello skyline delle vicine montagne) che variano a seconda degli ambienti, caratterizzandoli spazialmente. La costruzione dei prospetti per estrusione di porzioni di pareti e la posizione arretrata del serramento rispetto al filo del fabbricato conferiscono spessore alle aperture che si trasformano in veri e propri cannocchiali aperti verso il paesaggio circostante. La scelta di caratterizzare cromaticamente i soli pavimenti e i soffitti lascia a disposizione della didattica tutte le pareti che, come la pellicola di un film, racconteranno l’attività giornaliera dei bambini, attraverso i disegni, le parole e i lavori didattici.

157 GEA GESTIONI ECOLOGICHE E AMBIENTALI. NUOVA SEDE UFFICI E SPOGLIATOI

luogo: Pordenone (PN)
stazione appaltante: GEA s.p.a.
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini (capogruppo), arch. Ivo Boscariol, arch. Antonio Stefanuto
collaboratori: arch. Elisabetta Lot
importo lavori: €. 1.300.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, arredo interni coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2014/2015
realizzazione: 2016/2017
fotografie: Massimo Poldelmengo, Intra-lighting

Il fabbricato ospita funzioni diverse: uffici e relativi ambienti di servizio per 24 addetti amministrativi, sala conferenze per 99 persone, ambienti ad uso spogliatoio per 100 addetti operativi. L’assetto urbanistico dei luoghi ha guidato le scelte progettuali: realizzazione di un edificio ad un piano privo di aperture nei prospetti esterni con gli ambienti di lavoro che si affacciano su 3 corti interne. Dal punto di vista funzionale vi sono 3 ambiti precisi: a sud-est sono collocati gli uffici amministrativi organizzati attorno ad una corte centrale; una seconda corte interna divide gli uffici dalla sala conferenze ed una terza separa la predetta sala conferenze dagli spogliatoi, collocati a nord-ovest. Le corti provvedono a fornire luce ed aria agli ambienti finestrati che vi si affacciano, garantendo qualità ambientale, sensoriale ed emotiva ai fruitori degli ambienti, sia interni che esterni. Esternamente i prospetti del fabbricato, pensati con una finitura in cemento armato faccia a vista pitturata, sono privi di aperture finestrate e completamente ricoperti da vegetazione e piante a formare una massa verde, garantendo al contempo riconoscibilità formale, dimensione umana dell’edificio (grazie anche all’altezza limitata ad un solo piano) e migliorando le prestazioni energetiche del fabbricato. La copertura è piana, ricoperta da ghiaia e dotata di pannelli fotovoltaici per l’autosufficientamento energetico.

121 RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO CINEMA TEATRO MIOTTO

luogo: Spilimbergo (PN)
stazione appaltante: Comune di Spilimbergo
incarico: gara
progettisti: arch. Vittorio Pierini
collaboratori: arch. Elisabetta Lot, arch. Ivo Boscariol
importo lavori: €. 1.150.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, arredo interni
data del progetto: 2014/2015
realizzazione: 2016/2017
fotografie: Massimo Poldelmengo, plbstudio

Il progetto prevede la ristrutturazione del Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo (PN). Inaugurato nel 1937, si trova a nord del centro storico della città. L’esterno è stato mantenuto quasi inalterato, eccetto per la demolizione e la ricostruzione di un nuovo magazzino di dimensioni ampliate. All’interno si è provveduto al consolidamento, miglioramento strutturale e all’adeguamento alla normativa vigente dell’edificio attraverso il rifacimento del palco, della platea e della galleria oltre alla riqualificazione di ingresso, foyer e bagni. Nella sala spettacoli concettualmente 2 elementi si compenetrano: uno in legno, a costituire pavimentazione ed elementi acustici, uno in cartongesso nero, a contenere impianti di condizionamento e illuminazione. Inoltre si è trasformato il vano sottopalco a sala deposito e prove e quello interrato adiacente, adibito precedentemente a pizzeria, a camerini e bagni.

131 BIBLIOTECA COMUNALE SAN QUIRINO

luogo: San Quirino (PN)
stazione appaltante: Comune di San Quirino
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini architetti
collaboratori: arch. Gianluca Zanette
importo lavori: €. 230.000,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2010/2011
realizzazione: 2011/2012
fotografie: Foto Ciol

Il progetto prevede la ristrutturazione architettonica ed impiantistica di un fabbricato realizzato negli anni venti del novecento per ospitare la biblioteca cittadina. L’edificio, già oggetto di un intervento negli anni ottanta, è stato radicalmente modificato sia nella funzione – in origine era l’abitazione del medico condotto, in seguito è stato adibito ad ambulatori medici – che nella tipologia, con un ampliamento nel lato est e lo spostamento del vano scale. I due piani sono stati completamente liberati dalle pareti interne esistenti: il piano terra, divenuto un ambiente open-space, è destinato ad accettazione per il pubblico, deposito di libri e sala lettura; il piano primo, è stato suddiviso in tre ambienti: due destinati a laboratorio per ragazzi e adulti, il terzo a sala polifunzionale. Il programma richiedeva anche la realizzazione di un nuovo ambiente multimediale che, non trovando collocazione nell’edificio esistente, è stato realizzato in ampliamento nel lato sud, verso il giardino.

117B PIAZZA SAN MARTINO DI CAMPAGNA

luogo: San Martino di Campagna
stazione appaltante: Comune di Aviano (PN)
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini architetti (capogruppo), arch. Giorgio del Fabbro, ing. Gianni Mirolo, arch. Gianluca Zanette
importo lavori: €. 669.520,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2009/2010
realizzazione: 2010/2012
fotografie: furlan&pierini architetti

All’interno della piazza gli elementi naturali (gli alberi) e costruiti (la fontana e il monumento ai caduti) che si è deciso di mantenere nella loro collocazione originaria, con la facciata della chiesa, sono i principali elementi generatori del progetto che accetta e fa propria l’orografia del luogo assumendola come riferimento per il nuovo disegno urbano. L’allestimento della piazza è organizzato secondo una maglia geometrica che diventa la matrice dell’intero progetto, costruita sul passo dei principali elementi presenti nello spazio pubblico.

117 RESTAURO SACELLO

luogo: San Martino di Campagna, Cortina di Giais
stazione appaltante: Comune di Aviano (PN)
incarico: gara
progettisti: arch. Ado Furlan, arch. Vittorio Pierini architetti (capogruppo), arch. Giorgio del Fabbro, ing. Gianni Mirolo, arch. Gianluca Zanette
importo lavori: €. 669.520,00
prestazioni svolte: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
data del progetto: 2009/2010
realizzazione: 2010/2012
fotografie: Foto Ciol

I lavori riguardano il restauro e la parziale ricostruzione di una struttura, conosciuta come “sacello”, che nei testi esistenti a carattere storico è catalogata come “tempietto longobardo” o “sacello paleocristiano”. Gli approfondimenti storico-archeologici ci restituiscono i ruderi di una abitazione tradizionale riconducibile tipologicamente all’area pedemontana veneto-friulana, munita di portico (lato sud), di focolare circolare (lato nord) e annessa piccionaia (lato sud-ovest), facenti parte della cortina edilizia di cui restano superstiti gli edifici ad est ed ovest. Il primo lotto di intervento prevede la ricostruzione di una parte della cortina edilizia a nord-est, attraverso il restauro dei ruderi esistenti dell’edificio denominato “sacello” e dell’attigua piccionaia: al piano terra, un’aula aperta sarà destinata a luogo per piccoli concerti e/o manifestazioni di carattere pubblico; l’ambiente del primo piano è dato in gestione ad una associazione locale. Il sedime dell’edificio esistente nell’angolo nord-est è trasformato in una piccola piazzetta pubblica, non avendo trovato riscontri oggettivi per la sua ricostruzione.